La tutela del fiume Tagliamento e la questione delle opere sul suo corso è una situazione particolarmente delicata da presidiare con attenzione. Il nostro gruppo è fortemente legato al fiume e segue, anche con preoccupazione, l’evoluzione delle varie proposte progettuali che ciclicamente mettono a rischio il Tagliamento.
la situazione attuale
Nuovamente ci troviamo davanti allo spettro di opere faraoniche di laminazione (che si chiamino casse di espansione prima e paratie di laminazione ora) sono pur sempre progetti catastrofici che insistono sull’alveo del fiume in modo impattante, forse che neanche riusciamo ad immaginare.
La proposta della regione non è chiara perché mai presentate e spesso smentita dagli stessi amministratori, in ogni caso i documenti non mentono e il progetto evidenzia con precisione che tipo di opera è stata considerata, i rendering rendono facilmente idea dell’impressionate progetto. Ora l’ipotesi è la costruzione di una struttura a paratie mobili accanto all’attuale ponte di Dignano che funga da barriera per ridurre il passaggio dell’acqua durante le piene. La struttura sarà particolarmente impattante dal punto paesaggistico (ben più alta e massiccia del ponte centenario), dal punto di vista della biodiversità e dell’ambiente.
il documento approvato
Tutti i consigli comunali del Friuli Collinare, oltre ai Comuni rivieraschi e altri enti collegiali dell’alto e medio corso del fiume stanno approvando in queste settimane un documento comune per per portare all’attenzione della Giunta Regionale la voce dei territori e delle comunità, contro qualsiasi opera invasiva sul fiume e chiedendo l’annullamento del progetto. L’obiettivo è chiedere alla Regione di ritirare la delibera dello scorso aprile con la quale approvava l’opera di laminazione.
Questo atto di indirizzo riporta un’attenta cronistoria legata all’ultimo progetto di laminazione ipotizzato nei pressi del ponte di Dignano. Evidenzia come sia necessario ipotizzare, valutare e considerare altre alternative. Riporta l’indicazione dell’Unione Europea che stabilisce chiaramente quali debbano essere le considerazioni sui corsi d’acqua, ovvero ripristinare il naturale corso se è stato modificato ed evitare opere di limitazione. Indicazioni che trovano il nostro maggior consenso.
Prima di esprimere il voto favorevole all’ordine del giorno (approvato poi in modo unanime da tutto il consiglio) abbiamo voluto enfatizzare alcune considerazioni sul tema, più generali che progettuali proprio per dare ulteriore forza all’atto.
la nostra posizione
Ciclicamente la politica produce nuove varianti, soluzioni, progetti per l’alto e il medio corso per risolvere il problema a valle del fiume; non è chiaro poi come l’amministrazione regionale possa ipotizzare di tutelare il territorio friulano se presenta – in modo per altro ampiamente discutibile – opere, strade e ponti senza prendersi la responsabilità di raffrontarsi con i territori locali. Il tema del Tagliamento è un problema che non riguarda solo i Comune della zona ma che interessa da nord a sud tutta la regione, non sarà sufficiente contrastare le opere nel medio corso, è invece fondamentale salvaguardare l’intero corso del fiume.
È evidente che si tratti di equilibri politici e partitici tra la regione, il Veneto, i comuni a valle. Ma la politica ha commesso un errore ed è ora che se ne prenda la responsabilità per risolvere il problema a valle, senza creare opere a monte.
Ci aspettiamo che il Sindaco e la Giunta si impegnino costantemente per presidiare il tema e aggiornare la cittadinanza di ogni evoluzione della questione.